REGIONE LOMBARDIA: 176 MILIONI DI EURO AL SISTEMA SANITARIO. IN PRIMO PIANO PREVENZIONE E VACCINI.

2 febbraio 2017

Procede la riforma del Sistema Sanitario Lombardo varata a dicembre2015.

 La Giunta regionale lombarda ha destinato  176 milioni di euro per sostenere e ammodernare la sanità lombarda. In particolare 43 milioni saranno utilizzati per allargare l’offerta di vaccinazioni a cominciare da quella contro il meningococco B;  35 milioni serviranno per  tagliare ticket e rette delle residenze per anziani; 25 milioni per abbattere del 50% il super-ticket regionale che passerebbe così da un massimo di 30 euro a un massimo di 15 euro, e altri 10 mln per ridurre le rette delle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) secondo livelli di priorità.

Il resto sarà utilizzato per sostenere un forte cambiamento sul piano amministrativo e organizzattivo dei servizi sanitari. Infatti verrà intrapresa una lotta contro i tempi di attesa attraverso un nuovo servizio informativo che integra le disponibilità di pubblico e privato nel call center regionale. Questo permetterà di implementare la disponibilità delle agende da parte delle strutture pubbliche e di prenotare in differita le prestazioni erogate da soggetti privati; partirà il “Progetto Milano” che prevede il passaggio di funzioni dall’Ats Città metropolitana alle Asst del territorio; saranno potenziate le Reti di patologia; e infine sono previste nuove iniziative di prevenzione con l’ampliamento degli screening oncologici: partirà un programma per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero utilizzando l’Hpv Dna Test per la tipizzazione del Papillomavirus umano; saranno allargate le fasce di età per l’offerta degli screening per il carcinoma della mammella e del colon-retto.  Infine con l’avvio dell’Hpv Dna test e azioni contro Hiv e altre infezioni sessuali diverranno finalmente concreti interventi da tempo pianificati  per la presa in carico dei soggetti con infezioni a trasmissione sessuale e il  sostegno alle azioni di prevenzione della infezione da Hiv.

Saranno inoltre anticipate le offerte del nuovo Piano nazionale vaccinale a partire dalla vaccinazione contro il meningococco B per i bambini che nasceranno nel 2017. Successivamente, secondo un cronoprogramma che verrà inserito nel nuovo  Piano vaccini regionale, si procederà all’offerta delle altre vaccinazioni. Il 2017 sarà anche l’anno in cui avverrà lo spostamento delle vaccinazioni dalle Ats (le ex Asl) alle Asst (ex aziende ospedaliere). Per le attività del piano vaccinale è previsto uno stanziamento di 43 milioni di euro.

Come spiega l’assessore al Welfare Giulio Gallera durante la conferenza stampa del dopo giunta: 
“Con la legge 23/2015 Regione Lombardia ha messo al centro del sistema socio-sanitario lombardo la presa in carico globale del paziente.  Nel 2016 abbiamo plasmato l’infrastruttura organizzativa sulla base dei bisogni delle persone e delle loro famiglie. Per il 2017 passeremo concretamente dalla cura al prendersi cura della persona, attraverso la costruzione di percorsi di presa in carico integrati e personalizzati evitando la frammentazione dell’offerta. Oltre a confermare le risorse economiche per tutte le attività sanitarie e socio-sanitarie e per nuovi investimenti per la prima volta sono previste risorse, pari a circa 176 milioni di euro, dedicate esclusivamente alla presa in carico attraverso modelli già in essere come i Creg e nuovi modelli in attuazione della riforma. Inoltre al fine di realizzare percorsi di cura appropriati, abbiamo stratificato la domanda di salute definendo 5 categorie: fragilità clinica, cronicità polipatologica, cronicità monopatologica, soggetti non cronici che usano i servizi in modo sporadico, potenziali utenti sporadici. Questa suddivisione ci ha permesso di rivedere il sistema tariffario in base alla tipologia di bisogni”.
“Per quanto riguarda il “Progetto Milano” – aggiunge Gallera – nell’ambito dell’Ats Città Metropolitana abbiamo individuato un particolare modello gestionale organizzativo e aziendale con l’obiettivo di creare una reale interazione fra tutti gli erogatori presenti in città, che garantiscano continuità assistenziale, dimissioni protette e una reale presa in carico, con particolare riguardo alle tematiche relative alle demenze e alla gestione della rete dei poliambulatori aperti. È previsto il passaggio delle funzioni dall’Ats Città Metropolitana di Milano alle Asst del territorio, mentre gli ex Distretti 6 e 7 di Milano (Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo) passeranno all’Asst Nord Milano.   Nel corso del 2017 infine , le Reti di patologia verranno implementate attraverso la messa a punto di un modello organizzativo che consenta di rimodularne il funzionamento in termini di ulteriore efficacia, innovazione, multidisciplinarietà ed efficientamento”.