23 SETTEMBRE 2017

Partito ufficialmente il 1° luglio 2017, l’imponente piano di rientro messo in atto dalla Regione Piemonte per la Città della Salute, prevede il recupero di 71,6 milioni di euro (20 milioni per il primo anno) di fronte a uno scostamento precedente fra costi e ricavi di 102 milioni di euro.

A pochi giorni dalla prima relazione trimestrale appare chiaro che si faranno non pochi i sacrifici per reperire tanta liquidità senza pregiudicare la qualità delle prestazioni e anzi incrementandone i volumi.
Il contenimento dei costi riguarderà perciò soprattutto la macchina burocratica: per il personale ci sarà il blocco del turn over per il solo personale amministrativo mentre per le strutture già entro il 2018 verrà portata a termine l’unificazione a livello aziendale di servizi, laboratori e uffici amministrativi in modo da migliorare e uniformare gli standard contenendo le spese fisse da sostenere.
Inoltre ci sarà un forte ridimensionamento delle esternalizzazioni a cui in passato si era fatto largo ricorso e che avevano prodotto forti incrementi di spesa al posto dell’auspicato risparmio.
La durata del piano è triennale e si finirà il 31 dicembre 2019.